NESSUN LUOGO E’ COME VILLASIMIUS
Villasimìus, un piccolo comune in cui il profumo del mare si sente ad ogni passo tra le vie e nelle case. Il sole bacia e abbraccia le basse abitazioni circondate dalla macchia mediterranea, dove il profumo del mare si fonde con quello del mirto, del ginepro e dell’elicriso. La natura in questa straordinaria località è stata proprio generosa non solo di profumi. Qui c’è la vera grande bellezza, quella che toglie il fiato, quando l’alba comincia ad accendere di colori le meravigliose spiagge e il verde della natura fino al tramonto quando un manto d’oro illumina tutto facendolo splendere come un gioiello di filigrana sarda.
Nessun luogo è come Villasimìus.
La storia
Villasimìus ha una storia antica che risale alla notte dei tempi. I suoi primi abitanti furono probabilmente i punici, poi i nuragici e i romani, come ci raccontano numerose testimonianze rimaste tra cui i nuraghi e l’insediamento fenicio-romano di Cuccureddus.
Le frequenti incursioni dei pirati, che continuarono anche durante il periodo giudicale, aragonese e spagnolo fece sì che la zona si spopolasse e rimanesse desolatamente deserta, “abitata” solo dalle torri difensive erette dagli aragonesi per proteggere la costa ricca di acqua e di greggi che pascolavano nei terreni vicino al mare. Al 1700 probabilmente risale il nome di Carbonara, il vecchio nome di Villasimìus, dovuto alla produzione del carbone in tutta la zona che veniva poi imbarcato nell’antico porto di Rio Foxi.
A far rifiorire questa zona fu il generale Antonio Incani che la ebbe in concessione nel 1820. Grazie all’attività di un gruppo di famiglie di contadini che si trasferirono nei terreni di Carbonara, il nuovo agglomerato urbano crebbe rapidamente. Nel 1862 con decreto Regio fu cambiato il nome al paese da Carbonara a Villasimìus. Fino al 1950 Villasimius era legata alla pastorizia e all’agricoltura, ma anche alla estrazione del granito, come dimostrano alcune cave rimaste ormai inattive presenti nella zona.
Il turismo a Villasimìus è arrivato subito dopo gli anni Cinquanta, dapprima come meta di artisti di fama, tra cui Ernst Junger, scrittore di origine tedesca, che dopo aver soggiornato a Villasimìus nel maggio del 1954, raccontò minuziosamente questo luogo di villeggiatura nel suo diario di viaggio Terra Sarda. Solo negli anni Settanta, Villasimìus diventa una delle mete turistiche più apprezzate del Mediterraneo, grazie proprio alla bellezza del suo territorio e delle sue spiagge, attirando vip che cercano una vacanza tranquilla lontano dai riflettori. A valorizzare ancora di più la bellezza naturale e selvaggia di Villasimìus è stata l’istituzione nel 1998 dell’Area Marina Protetta.