
TORRE DELL’ISOLA DEI CAVOLI
È situata nel punto più elevato di questa piccola isola, godendo di una posizione strategica, dalla quale ci si poteva mettere in comunicazione ottica con la torre di Capo Boi, Porto Giunco e San Luigi per l’avvistamento di navi nemiche.
La torre viene classificata nella tipologia delle gallardas e presenta una struttura a corpo tronco-conico, modificata in seguito, nella seconda metà del XIX secolo con la costruzione del faro che inglobò parte della torre stessa, mutando la costruzione originale.
La torre, nella metà del XVIII secolo era presieduta da una guarnigione composta da un alcalde, un artigliere e quattro soldati, munita di due cannoni, due spingarde, sei fucili oltre ad altre armi. Era inoltre dotata di una barca per le comunicazioni e il trasporto di viveri e munizioni.
L’interno, seppur modificato con la costruzione del faro, conserva le caratteristiche dell’antica torre con volta a cupola e pilastro centrale.
La torre si trovava in una posizione marittima, con un numero cospicuo di passaggi di navi, le quali erano obbligate a passare di li. A tal proposito, la torre ha visto il susseguirsi di tanti episodi come quello del 1566, in cui tre navi sarde catturarono proprio nell’Isola dei Cavoli, una nave nemica barbaresca, difendendo così la costa sarda.