AREA MARINA PROTETTA DI CAPO CARBONARA

IL PARADISO INCONTAMINATO

L’Area Marina Protetta “Capo Carbonara” è stata istituita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel 1998, per tutelarne la sua natura selvaggia e incontaminata della fauna e della flora marina di incredibile varietà.

L’area marina protetta ha una caratteristica forma triangolare che comprende il tratto di   che parte da Capo Boi (Cala Pisanu) e arriva fino a Punta Porceddus, comprese l’Isola dei Cavoli e l’Isola di Serpentara. Per scoprirne il fascino e tutti i sorprendenti colori del mondo sommerso sono sufficienti maschera, pinne e boccaglio, oppure, per i più esperti, l’autorespiratore e praticare così lo “snorkeling”. Durante le immersioni subacquee o in apnea, si potranno incontrare con una certa semplicità, tra il giallo delle margherite di mare e il rosso delle gorgonie, branchi di barracuda mediterranei e la tranquilla popolazione di cernie e orate spesso di grandi dimensioni, ma anche polpi, gamberi, saraghi, triglie, dentici, capponi, murene, aragoste, cefali, per niente disturbati dalla presenza umana.

Anche la Pinna Nobilis ha trovato ospitalità nell’Area marina Protetta: si tratta del più grande mollusco bivalve presente in tutto il Mediterraneo, che insieme con l’aragosta rossa, popolano la costa sud est sarda.

Spesso capitano incontri straordinari e imprevisti con delfini o stenelle che vi sorprenderanno con le loro amichevoli evoluzioni.

Costante di tutta la costa sud est è la Posidonia oceanica, una pianta acquatica che cresce spontaneamente nei fondali marini; si tratta di vere e proprie praterie subacquee. Il sole regala alla posidonia riflessi dorati e la lieve corrente sottomarina fa muovere questa favolosa pianta, molto antica, che si è adattata a vivere sui fondali marini circa 120 milioni di anni fa.

 

ZONE A, B, C, D

In generale le attività sono così regolamentate:

Velocità

  • Nelle zone B e Cè consentita la navigazione, esclusivamente in assetto dislocante, a velocità non superiore a 5 nodi, entro la distanza di 300 metri dalla costa, e a velocità non superiore a 10 nodi, entro la fascia di mare compresa tra i 300 metri e i 600 metri di distanza dalla costa.

Ancoraggio e ormeggio

  • Nelle zone indicate come A“riserva integrale” è vietata la navigazione, l’ancoraggio e l’ormeggio.
  • Nelle zone indicate come B“riserva generale”, C “riserva parziale” e “riserva sperimentale” è consentito l’ancoraggio negli specchi acquei caratterizzati da fondali sabbiosi, liberi da Posidonia oceanica, non interdette per fini balneari con determinazione della RAS  817 del 10-05-2013.

Pesca sportiva

  • In tutta l’A.M.P. è vietata la pesca subacquea.
  • Nella zona “A”riserva integrale, è vietata la pesca professionale e sportiva con qualunque mezzo esercitata.
  • Nella zona “B”riserva generale, la pesca sportiva può essere praticata solo se autorizzata dal soggetto gestore (Comune di Villasimius) e riservata ai residenti nel Comune di Villasimius.
  • Nelle zone “C eD” riserva parziale, la pesca sportiva può essere praticata solo se autorizzata dal soggetto gestore (Comune di Villasimius) e regolamentata sulla base delle esigenze di tutela dell’A.M.P., ai soggetti equiparati ai residenti nel Comune di Villasimius.

La pesca sportiva può essere praticata solo ed esclusivamente con i seguenti attrezzi e limitazioni:

  • È vietato l’uso dei seguenti attrezzi: palamiti, nasse, bilancia, rezzaglio, l’uso della fiocina con l’ausilio di fonti luminose.
  • Non è consentita la pesca del riccio di mare (Paracentrotus lividus)


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